Pesca al cavedano: sfida al “furbacchione” -

mag 20, 2021

Testo e fotografie di Marco Altamura


Pesce molto “temuto” dalla maggior parte dei lanciatori nostrani a causa della sua scaltrezza ed estrema sospettosità, il bistrattato cavedano può fregiarsi a buon diritto di essere uno dei pesci più ostici da affrontare con la tecnica dello spinning; pur non avendo un pedigree blasonato come i salmonidi, gli esocidi o i percidi, lo scaltro ciprinide è davvero un osso duro e mette a dura prova le già poche certezze che la pesca a lancio può garantirci.

Nei grandi bacini lacustri del nord Italia può raggiungere i 4 kg di peso e non è cosa rara avere a che fare con esemplari oltre i 2 kg; pesce fondamentalmente di carattere gregario, una volta raggiunto il suo massimo sviluppo diviene un cacciatore solitario e temibile per tutti i piccoli pesci di tali contesti acquei.

Proprio per la sua innata sospettosità e circospezione nello “squadrare” le nostre proposte, va necessariamente affrontato con un’attrezzatura adeguata a tale scopo: personalmente utilizzo un attrezzo di lunghezza mt 2,44 con spiccata azione di punta per lanciare a buona distanza anche artificiali dal peso esiguo e con un intervallo di potenza effettiva di gr 3/15.

A questa canna abbino un mulinello taglia 3000 la cui bobina a gola larga è caricata o con l’Asso Fluorolight di spessore mm 0,26 (ottima resistenza all’abrasione ed assoluta invisibilità in acqua) o con il trecciato Asso Ever Green 8XPE di spessore mm 0,15 (garanzia di tenuta e mantenimento del colore verde grazie alle sue 8 fibre pretinte) al quale connetto uno spezzone di circa un metro e mezzo di terminale Asso Super Fluorocarbon dello spessore mm 0,22 (sempre una garanzia di invisibilità in acqua, resistenza all’abrasione, allungamento prossimo allo zero e morbidezza “setosa”).

Le due scelte sono consequenziali al tipo di azione della canna: più “morbida” con il trecciato, più potente con il fluoro diretto in bobina.

Per ciò che riguarda gli artificiali, questo lunatico pesce risponde molto bene ai minnow in generale ed ai lipless specificamente; questo tipo di imitazione infatti con il suo andamento lento a descrivere una “S” riesce a stimolare particolarmente l’aggressività di questo ciprinide che, specialmente in presenza di vento, lo aggredisce rabbiosamente senza esitare.

L’attacco e le prime fasi del combattimento sono esaltanti, poi il pesce cede le armi senza creare particolari problemi. Molti angler nostrani stentano a misurarsi con l’astuzia di questo pesce che riesce ad ellargire cocenti delusioni anche al più esperto lanciatore; nulla deve essere lasciato al caso e solo la qualità dei componenti l’attrezzatura è garanzia di successo.

Ottimo banco di prova per monofili, trecciati e fluorocarbon, il nostro “furbacchione” sa rendere la vita difficile alternando momenti di totale apatia ad altri caratterizzati da una vera e propria frenesia alimentare; a tal proposito andranno affrontati con molta concentrazione gli attimi precedenti un temporale e, più genericamente, le giornate con pressione atmosferica in calo e presenza di vento e scarsa luce.

Misurarsi con questo emblematico predatore accresce l’esperienza e la capacità di risolvere giornate apparentemente negative trasformandole in estremamente redditizie.

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