Di nuovo lei! La trota lacustre

feb 14, 2023

Testo e fotografie di Marco Altamura

Passano i mesi e volano gli anni! Sul desktop del pc ci sono tante cartelle dedicate ad altrettanti inverni trascorsi con tanta passione all’insidia del mio predatore preferito: la trota lacustre.

Sia chiaro, mi piacciono tutti i predatori che le nostre acque possono ospitare, non c’è dubbio, ma è altrettanto vero che quando giunge l’inverno il mio cuore batte solo per l’argenteo salmonide dalla livrea metallica. Ebbene sì, è ancora Lei che mi viene a svegliare dal torpore autunnale per dirmi che è tornata a mietere il terrore nei gelidi sotto riva ed alle foci dei torrenti tributari del grande lago prealpino. E Lei il fantasma che si materializza all’improvviso tra le onde di una spiaggia innevata e che mi fa scorrere fiumi di adrenalina in corpo! E tornano anche le sere dedicate alla preparazione maniacale dell’attrezzatura per l’alba fatidica del 20 dicembre, data che segna l’inizio delle ostilità nel mio amato lago Maggiore.

E allora vediamola insieme l’attrezzatura corretta per questa tipologia di spinning. Come canna uso un attrezzo in due sezioni di lunghezza mt 2,40/2,70 con un range di potenza effettiva individuata nell’intervallo gr 20/50; a questa canna abbino un mulinello taglia 4000 con una buona fluidità fornita da un elevato numero di cuscinetti a sfera, con una bobina a gola larga e bordi svasati per lanci più lunghi e precisi e con una frizione anteriore a dischi affidabile e progressiva.

Carico la bobina con l’ottimo Asso Fluorocasting da mt 150 di spessore mm 0,25 e come minuteria di raccordo faccio ricorso a girella + moschettone rigorosamente in acciaio inox. L’uso di questo fluorocarbon mi mette al riparo, anche con temperature sottozero, da fastidiosi grovigli grazie anche alla sua estrema morbidezza; completano le caratteristiche una grande resistenza all’abrasione ed un’assoluta invisibilità in acqua.

Passiamo agli artificiali: chi da anni segue i miei scritti sulle riviste di settore, ben sa che i miei artificiali preferiti per insidiare la trota lacustre sono i minnow lipless, meglio se di fattura artigianale, e gli spoon dal profilo allungato e spesso. Nella produzione di serie, per i primi citerei il Bombix di Pelican, il Dexter di Rapture ed il Blues Code di Yamashita Maria, e per la seconda categoria uso volentieri il Toby di Abu, il More-Silda di Blue Fox e l’introvabile Landa di fabbricazione britannica.

Mi piace ricordare anche di portarsi appresso una macchina fotografica per immortalare, prima dell’auspicabile rilascio, questo splendido salmonide che è in grado di regalare allo spinner emozioni impareggiabili ed uniche.

Esorto chi non avesse mai avuto in canna un salmonide come la trota di lago ad intraprendere questa stupenda avventura prima che il “progresso” ci privi definitivamente della sua presenza nei grandi laghi; questo nostro fantastico endemismo vi farà perdutamente innamorare di uno spinning del quale non potrete più fare a meno.

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