Arrivederci trota!

ott 10, 2023

Testo e fotografie di Marco Altamura

A onor del vero quest’anno non sono andato molte volte come di consueto sulle rive dei miei fiumi e torrenti preferiti, ma a maggior ragione non ho voluto togliermi la gioia di concludere la stagione di pesca ai salmonidi su uno dei fiumi a me più cari dove ho realizzato catture da sogno.

Dopo l’afosa estate che mi ha visto desistere dal frequentare luoghi troppo affollati di bagnanti, con il mese di settembre e la ripresa delle attività lavorative, ho ricominciato a frequentare i miei spot preferiti alla ricerca di qualche bella Trota Lacustre di risalita che, sentendo l’istinto irrefrenabile della riproduzione, ha abbandonato le acque del lago ed ha iniziato a risalire il grande fiume alpino alla ricerca degli areali di frega.

E’ questo per me un appuntamento irrinunciabile al quale non mi sottraggo per nessuna ragione al mondo! Il fiume, dopo aver scaricato nei mesi estivi acque di ghiacciaio torbide e fredde, finalmente è ritornato pescabile con linfe trasparenti e regime idrico ottimale; detto fatto, ho organizzato un paio di uscite mirate al salmonide di taglia utilizzando un’attrezzatura mirata a tale scopo.

La canna è una “due sezioni” classica da mt 2,40 con potenza effettiva di gr 20/50 abbinata ad un mulinello taglia 4000 caricato con dell’ottimo monofilo quale l’Asso Hard Skin di spessore mm 0,30. Questo prodotto è un monofilo siliconato dodici volte più resistente all’abrasione rispetto ai fili tradizionali, garantisce una performance elevatissima in termini di durata e resistenza agli stress e presenta una superficie ultra scorrevole che consente lanci lunghi e precisi.

Con le grosse Lacustri e le Marmorate presenti nel fiume non si possono avere punti deboli nell’attrezzatura, tutto deve funzionare perfettamente e devo dire che così organizzato non ho mai perso un pesce di taglia.

Come artificiali liberi spazi a rotanti da gr 30 che “tengano” bene il fondo e minnow dall’assetto affondante fino a gr 35.

La tecnica utilizzata è quella classica dello spinning medio praticato in un fiume di grande portata nei pressi della foce in lago: lancio a monte e recupero a favore di corrente seguendo le traiettorie dell’artificiale e sempre pronti a portare una fulminea ferrata in caso di attacco.

I combattimenti con pesci importanti mettono a dura prova ogni componente la combo, e regalano momenti esaltanti di puro e sano divertimento.

Per la cronaca, in una delle ultime uscite effettuate, la cattura di una splendida femmina di Lacustre di kg 3,100 ha esaltato la qualità dell’attrezzatura e al contempo mi ha regalato una gioia che solo chi pratica lo spinning in fiume è in grado di comprendere.

Le foto a corredo testimoniano la superba bellezza di un pesce che è ritornato nel suo ambiente naturale.

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