Asso Superfluorocarbon

lug 5, 2023

Testo e fotografie di Marco Altamura

Il termine più inflazionato nel settore della pesca sportiva negli ultimi anni è senza dubbio “fluorocarbon”; con tale sostantivo si fa riferimento ad un componente più o meno qualitativamente valido essenziale per il moderno pescatore e, nel mio caso, per il moderno lanciatore.

Nella pratica dello spinning, abbinato ad un super filo trecciato oppure usato direttamente in bobina del mulinello, il “fluoro” rappresenta una sicurezza sia in termini di invisibilità che di grande resistenza all’abrasione unitamente alle doti di morbidezza ed alto carico di rottura.

Nella vasta gamma di prodotti firmati da Asso Fishing Line non si può non fare riferimento all’Asso Superfluorocarbon, un prodotto divenuto fondamentale per la mia ricerca dei vari predatori che conduco nelle acque interne italiane ed estere.
E’un fluoro di ultima generazione estremamente morbido ma tenace grazie all’innovativo Pvdf e di un processo di estrusione all’avanguardia.
La sua superficie liscia facilita nodi perfetti con un allungamento controllato; personalmente lo utilizzo abbinandolo come terminale di volta in volta con i super fili trecciati di casa
ASSO come l’8XPE Light Games, l’8XPE Perfect Storm o ancora l’8XPE Evergreen.

Lo troviamo disponibile in comode bobine da mt 50 e, personalmente, lo utilizzo sia per uno spinning-light in piccoli riali montani alla ricerca di coloratissime trote che nel più impegnativo spinning indirizzato ai grossi predatori di laghi e fiumi come trote marmorate e lacustri, lucci e lucioperca fino alle tecniche tipiche del bass-fishing rivolte al predatore yankee.

In questo ultimo caso le grandi qualità di resistenza all’abrasione mi hanno spesso consentito di uscire vincitore anche nei confronti di pesci di grossa mole; inoltre, nello spinning rivolto al luccio in lago e in fiume, utilizzato negli spessori più alti, mi consente di non utilizzare il cavetto in acciaio o kevlar, così penalizzante per un corretto movimento degli artificiali.

Posso dire di non aver mai lasciato un artificiale in bocca ad un luccio utilizzando il Super Fluorocarbon, anche nel caso di pesci oltre i kg 10 di peso. Anche in combattimenti prolungati infatti, il terminale ha resistito ai 700 denti del temuto predatore consentendomi di portare a termine da vincitore le contese.

Le stesse doti di resistenza all’abrasione mi sono venute incontro anche nella pratica del jigging rivolto al lucioperca dove il fondale particolarmente accidentato mette a dura prova l’ultimo pezzo di terminale. Provatelo e ne rimarrete positivamente sorpresi!

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