Cavedani di primavera

mag 31, 2022

Testo e fotografie di Marco Altamura


Sono contento di occuparmi in questo report di un pesce per troppo tempo bistrattato e poco considerato e che invece merita il massimo rispetto per la sua estrema sospettosità e furbizia; ovviamente sto parlando del cavedano che molti lanciatori nostrani evitano di affrontare per non andare incontro a sonore delusioni.

In primavera mi piace dedicare qualche uscita a questo onnivoro ciprinide che mi consente di mettermi alla prova sempre in modo severo ed estremamente sportivo. Questo pesce infatti, affrontato a spinning è veramente un osso duro che capitola solo grazie al suo perenne e gagliardo appetito.

In questa tipologia di light-spinning, non vi è spazio per l’improvvisazione ne tantomeno per l’imperizia in quanto per avere successo necessitano approccio e strategie di primordine; l’innata sospettosità e la vista acutissima costringono lo spinner all’utilizzo di attrezzature sempre al top con una cura particolare a tutti i dettagli che con altri predatori non rappresenterebbero un problema.

Le possibilità in tema di combo sono due: una prevede l’utilizzo di un attrezzo di lunghezza mt 2,40/2,70 dotato di azione parabollico-progressiva ed un range di potenza individuato nell’intervallo gr 5/15, abbinato ad un mulinello di taglia 2500/3000 caricato con l’ottimo trecciato Asso 8XPE Perfect Storm di spessore mm 0,12 al quale connettere tramite un nodo Tony Pegna uno spezzone di un metro e mezzo di terminale in fluoro come l’Asso Premium di spessore mm 0,22.

L’altra opzione prevede una canna di medesima lunghezza e potenza ma con un’azione spiccatamente di punta abbinata allo stesso mulinello caricato però con un nylon di qualità superiore come l’Asso Fluorolight di spessore mm 0,24.

Nel caso del furbissimo cavedano, importanti componenti come i fili rappresentano il confine tra il successo ed una cocente delusione.

Gli artificiali impiegati spaziano dagli indispensabili minnow lipless, veramente micidiali se utilizzati in presenza di brezze anche sostenute, agli shad siliconici con zavorra “annegata” nella gomma o montati su piccole jighead fino ad un massimo di gr 10.

In maggio il cavedano affronta il suo periodo riproduttivo e, se possibile, aumenta di molto la sua aggressività nei confronti di queste categorie di artificiali che attacca con veemenza.

Negli ultimi decenni abbiamo assistito al progressivo diradarsi nelle nostre acque di questo fiero predatore a scapito di tutta una serie di competitori alimentari alloctoni come gardon, lucioperca, northern pike e siluri; motivo questo per ritornare a considerare il ciprinide come un degno avversario che, dopo averci fatto divertire, merita un doveroso ed onorevole rilascio.

Author: