Magico autunno

dic 1, 2021

Testo e fotografie di Marco Altamura


Non è un mistero che per quanto mi riguarda ritengo l’autunno ed in genere la stagione fredda la mia preferita per praticare lo spinning; e non è assolutamente un caso che le mie più significative catture siano state realizzate in questo magico periodo.

A parte i torrenti o comunque i fiumi a vocazione salmonicola interdetti alla pesca per il periodo della riproduzione, gli altri bacini che ospitano pesci predatori in autunno ed in inverno possono regalare graditissime sorprese.

Novembre e dicembre segnano un po’ la linea di confine che relega i pesci di piccola taglia a rifugiarsi negli strati più profondi della colonna d’acqua al sicuro dagli eventi atmosferici avversi e dagli attacchi dei predatori; sulla scena rimangono i pesci di maggior mole che proprio per la loro massa corporea riescono a far fronte al clima rigido.

Il predatore per antonomasia di questo periodo dell’anno è il luccio ed io non esito ad organizzare svariate sessioni alla ricerca di questo super predatore.

La mia attrezzatura-tipo consiste in una canna in due sezioni di lunghezza mt 2,40/2,70 a seconda se opero su fiume o lago, alla quale abbino un mulinello taglia 4000 con bobina a sezione maggiorata atta a contenere mt 130 almeno di ottimo super filo trecciato, nella fattispecie l’Asso Ever Green PE8X di spessore mm 0,15 al quale vado a connettere come terminale uno spezzone di fluorocarbon di circa un metro e mezzo, specificatamente l’Asso Fluorolight di spessore mm 0,30.

Questo abbinamento vincente mi ha consentito innumerevoli catture degne di nota regalandomi estrema affidabilità con una folta schiera di artificiali impiegati e con un altrettanto cospicuo elenco di predatori insidiati.

Pochi giorni prima di stendere questo report, durante una sessione di spinning lacustre sul mio amato lago Maggiore, ho avuto occasione di catturare un discreto esemplare di luccio che, durante il combattimento, ha messo a dura prova tutte le componenti la combo, evidenziando l’estrema resistenza all’abrasione del terminale minacciato dalla temibile dentatura del predone, garantendomi di portare a termine da vincitore lo strenue combattimento con l’artificiale ben stretto tra le fauci dell’esocide.

La qualità del terminale in fluoro spinge ad osare a non utilizzare il cavetto in acciaio che compromette di molto la corretta azione dell’imitazione in acqua. Una larga casistica di catture di lucci, mi consente di affermare senza tema di smentita che le ottime performances dei terminali ASSO FISHING LINE in fluoro consentono di eliminare senza rischi l’uso del cavetto in acciaio.

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