Carpfishing e mimetizzazione del rig

mag 31, 2021

A cura di Luca Novelli, Passione Carpfishing

Molte cave e diversi laghi cominciano a risentire della pressione di pesca e le tecniche si devono necessariamente affinare per poter arrivare a qualche buona cattura.
Sono lontani ormai i tempi in cui in Italia la pressione di pesca era quasi nulla per cui era sufficiente una buona presentazione per riuscire a catturare una della nostre amiche baffute.


Ora alcuni laghi e fiumi cominciano a conoscere le boiles ed i svariati rig da diversi anni e moltissime carpe hanno subito diversi combattimenti, stress e rilasci al punto da aver cambiato radicalmente le abitudini alimentari ed il modo in cui si avvicinano all'esca.


Metà anni 80 inizi degli anni 90, quando di carpisti c è n'erano veramente pochi, era possibile pescare in pieno giorno ed avere delle catture rilevanti come testimoniano poi le foto e i racconti sul web dove io mi immergo nella lettura in modo da sentire le stesse emozioni di quei vecchi pionieri del carpfishing abituati a battute di pesca solamente usando del semplice mais come esca. Pescatori esperti che non lasciavano mai nulla al caso nemmeno quando si parlava di spot perché erano luoghi precisi scelti solo dall'esperienza personale.


Man mano che il numero dei carpisti aumentava, però, le partenze in piena luce del sole cominciarono a rarefarsi finché, dopo decine di anni, catturare carpe sul biondo Tevere oppure sul lago di Castelgandolfo (due luoghi dove personalmente pesco) sono diventate molto più difficili. Non impossibile, ma certamente richiedeva situazioni di alimentazione particolare poiché ogni singolo pescatore usa esche pasture attrattori di sapore, colori e intensità dell'odore differente.
Come contrastare il tutto? In base al periodo studiare il proprio schema di pesca nei minimi particolare senza trascurare un fattore importantissimo "la mimetizzazione"

La nostra boiles può essere scambiata per un pericolo, una presentazione imperfetta viene rifiutata, un tappeto di boiles può allontanare il pesce, una sovraaromatizzazione lo allontana per certo e anche qualche lenza eccessivamente in tensione a mezz'acqua provoca un cambio "umorale" delle nostre amiche. Tutto questo per dire che ogni singolo aspetto della nostra disciplina può essere la ragione di un fallimento sotto forma di rifiuto.

Anche il terminale fa la sua parte: più è mimetizzato più avremo possibilità e io mi trovo benissimo con Fluorocarbon Hooklink di Asso Fishing Line alleato indispensabile per rendere invisibile ed efficace l'esca. Filo 100% fluorocarbon di pregevole fattura un arma in più quando si parla di mimetismo del nostro rig.

Grazie alle sue caratteristiche il nostro terminale risulterà invisibile agli occhi delle nostre prede e le metterà a dura prova grazie alla sua incredibile resistenza alle abrasioni. Io che non sono un amante dei terminali in trecciato, vi consiglio di prenderlo e portarlo sempre con voi se volete evitare brutte sorprese non appena vi si pari davanti un ostacolo più duro del solito.