Dove pescare in Salento

set 1, 2020

Tra i tanti itinerari di pesca che offre la Puglia, vi suggeriamo quello di Lido Marini, vicino a Santa Maria di Leuca. Tale luogo offre due possibilità: la pesca surf-casting dalla spiaggia e la pesca all’inglese. Scopriamo quali specie marine popolano le acque di questo posto straordinario e quale attrezzatura utilizzare per una pesca soddisfacente.

Uno splendido itinerario di pesca in Salento: Lido Marini

Il Salento, che si affaccia sulle acque cristalline del mare Ionio, offre grandi opportunità per pescare. Principalmente conosciuto per le sue caratteristiche favorevoli alla pesca del surf-casting, oggi vi parliamo di Lido Marini, lungo la scogliera di Levante. Questo lembo di terra si trova a due passi da Ugento e Santa Maria di Leuca ed è un ottimo itinerario di pesca, oltre che un luogo molto suggestivo. A primo impatto si viene accolti da un panorama mozzafiato, caratterizzato da distese di sabbia miste a roccia con alle spalle piccole colline ricoperte di verde. Dopo questa breve descrizione del territorio, concentriamoci sulla fauna marina qui presente.

Cosa si riesce a pescare?

Le acque di Lido Marini sono ricche di mormore, pescetti di scoglio e salpe di piccola taglia. Non mancano inoltre anche cefali, orate e spigole che però si nascondono tra gli anfratti della scogliera rocciosa. Onnipresenti sono le donzelle, il sarago sparaglione ed il sarago fasciato. Gli orari migliori per divertirsi in questo itinerario di pesca in Salento sono l’alba – che sorge “da terra” e non sul mare – ed il tramonto. Le ore centrali della giornata non sono le più indicate sia per la presenza di numerosi bagnanti, canoe e pedalò, che per le acque limpidissime: queste potrebbero infatti rivelarsi un problema perché mostrano ai pesci anche i fili da pesca in fluorocarbon più invisibili.

Quale filo da pesca e quale attrezzatura usare?

È importante che la lenza da pesca – vanno bene quelle più classiche – abbia una gittata parecchio lunga, intorno ai 30/40 metri, per stare lontani dalle fastidiose correnti costiere. Il terminale del filo da pesca deve essere obbligatoriamente corto, in modo da avvertire le abboccate con celerità. L’esca da attaccare al filo da pesca più indicata è il coreano. Tuttavia si può anche usare il bigattino o un verme. Un consiglio può essere quello di spezzare un frammento del verme e inserirlo delicatamente attraverso l’ardiglione, per accompagnarlo sull’amo. Se invece di pescare direttamente sulla spiaggia si preferisce la pesca da scogliera, occorrerà spostarsi di poco, verso il Lungomare Rubichi, fino al punto in cui la strada lambisce la scogliera bassa. Qui ci si può posizionare in piena tranquillità, soprattutto verso sera, muniti di canna, filo da pesca, mulinello e panchetto. Per quel che riguarda il pescato, le prede presenti in zona sono spigole, cefali, saraghi, occhiate ed altri pesci di scoglio come labridi e tracine. 

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