Riparazione del mulinello da pesca: come prevenirla

ago 4, 2020

Scopriamo quali sono gli errori più comuni ai quali prestare maggiore attenzione per evitare di danneggiare il mulinello da pesca, prevenendo così la sua riparazione.

Mulinello da pesca: i problemi più comuni

L’usura del mulinello da pesca è inevitabile. Per questo durante la manutenzione sarà bene verificare che i meccanismi e gli ingranaggi siano in buono stato. Bisognerà fare particolare attenzione al suo stato di corrosione, soprattutto nel caso in cui si pratichi la pesca in mare. Il mulinello può rovinarsi per due motivazioni: per ossidazione – dovuta all’aggressività ambientale della salsedine – o galvanica, a causa delle correnti elettriche dovute al differente livello energetico dei vari metalli. Tale erosione tende a manifestarsi sulla bobina e sul corpo del mulinello da pesca e si può riconoscere per la presenza di piccoli fori superficiali sull’alluminio. Un’operazione che deve essere svolta regolarmente ma che può nascondere insidie, invece, è la lubrificazione del mulinello. Troppo spesso si tende infatti a credere che più olio e grasso si usi meglio sia. Eppure esagerare con la lubrificazione può essere peggio che non lubrificare affatto. Troppo lubrificante o grasso bloccato sui cuscinetti li intasa, ne rallenta la rotazione, limita il movimento di molle e leve e “raccoglie” sporcizia.

Fili in nylon da pesca e formazione di parrucche

Il miglior modo per evitare di dover effettuare la riparazione del mulinello da pesca è mantenere tutta l’attrezzatura in ottime condizioni. Questo perché con l’usura e l’esposizione ad acqua, aria, ed eventualmente salsedine si può danneggiare o rompere. Con un po’ di manualità ci sono molte operazioni che puoi fare per controllare e sistemare il mulinello da pesca. In primo luogo dovrai evitare la formazione delle cosiddette “parrucche”, ovvero dei grovigli di filo in prossimità della bobina. Questi si generano quando il filo da pesca è vecchio oppure è stato sottoposto ripetutamente a torsioni durante l’uso, portandolo a fuoriuscire dalla bobina. Inoltre il filo in nylon da pesca ha una caratteristica chiamata “memoria”, ovvero la tendenza a memorizzare la forma “presa” soprattutto se rimasto molto tempo nella bobina del mulinello; è proprio questa sua peculiarità che contribuisce a creare le parrucche.

Filo da pesca trecciato e slittamento nella bobina

Il filo da pesca trecciato è realizzato con materiali che tendono a non avere alcuna forma di memoria, quindi utilizzandolo non si corre il rischio di formare parrucche. In ogni caso la sua superficie setosa fa sì che si possa andare incontro ad altri tipi di problemi. Infatti, quando si imbobina per la prima volta, si deve prestare particolare attenzione a fare aderire correttamente le prime spire alla bobina...altrimenti tutto il filo che si avvolge in un secondo momento potrebbe slittare nella bobina stessa! Il rimedio per ovviare a questo inconveniente? Basterà utilizzare del nastro isolante al fine di creare una superficie gommosa sulla quale il filo trecciato da pesca non può scivolare. Semplice, vero?

Categorie