Canna da traina: quale scegliere?

giu 24, 2020

Ecco quali sono le caratteristiche della canna da traina che bisogna valutare al momento dell’acquisto.

Le due parti della canna da traina

La canna da traina è composta da due parti: il manico ed il cimino. Il primo è rigido ed ha una parte inferiore in lega leggera o materiale plastico ricoperto di neoprene e una superiore rivestita di materiale morbido su cui si andranno ad appoggiare le mani per effettuare la pompata. Tra queste due parti della canna da traina vi è l’alloggio per il mulinello, formato da una parte fissa e da una mobile che si blocca con doppia vite di serraggio. Nella parte estrema inferiore del manico c’è una croce che serve a bloccare la canna da pesca all’interno del porta-canna. Il cimino, invece, è l’elemento che determina la potenza e la qualità della canna da traina. Esso è composto da un fusto che penetra all’interno del manico. Generalmente il fusto è in fibra di vetro, ma i migliori sono quelli composti da carbonio che è un materiale più resistente, leggero e con una maggiore “nervosità” – ovvero con una risposta più veloce nel ritornare alla posizione eretta.

I passanti delle canne da traina

Le canne da traina hanno i passanti per il filo rivolti verso l’alto in quanto il mulinello è posizionato al contrario. Possono essere di due tipi: ad anello oppure a carrucola. I primi hanno alta resistenza meccanica e sono realizzati in lega leggera con l’interno rivestito in carbonio autolubrificante o pietra dura. Sono molto meno pesanti rispetto alle carrucole e si montano su canne da traina di basso libbraggio. Essendo di altezza inferiore alle carrucole, devono essere di numero maggiore per evitare che il filo entri in contatto con la canna. Le carrucole, invece, hanno al loro interno dei roller che facilitano lo scorrimento della lenza, montati su cuscinetti a sfera o bronzine. Vanno preferite nel caso in cui ci si trovi a dover fronteggiare prede molto veloci nella fuga, come i tonni.

Le canne da traina tradizionali e stand-up

Le canne da traina tradizionali hanno il cimino lungo circa due volte e mezzo il manico, con il mulinello posizionato al centro. Bisogna esercitare una forza contraria a quella esercitata dal pesce tirando verso di sé l’impugnatura. Le canne da traina stand-up, invece, hanno il cimino molto corto con il manico che ha la parte anteriore più lunga rispetto a quella posteriore. In tal modo si riesce a pompare i grandi tonni in piedi utilizzando una cintura da combattimento bassa che poggia sulle cosce ed un renale agganciato al mulinello. La leva è molto più corta e lo sforzo del pescatore è inferiore in quanto si pompa più con la schiena e con le gambe e meno con le braccia. Le canne stand-up sono concepite per prede potenti che impostano la propria difesa sul fondo.

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