Il lancio nella pesca a mosca

apr 1, 2020

La pesca con la mosca è una tecnica di pesca sportiva eseguita con particolari esche che simulano l’aspetto degli insetti in ogni fase della loro vita, dalla nascita allo sviluppo. Nonostante si chiami pesca “a mosca”, sono utilizzati insetti artificiali come formiche, vespe e cavallette, ma anche imitazioni di creature di cui il pesce stesso si nutre. Inutile dire che, se si desidera trarre massima soddisfazione dalla pratica della pesca a mosca, è opportuno prestare particolare attenzione alla fase del lancio.

Impugnatura della canna da pesca a mosca

Il lancio nella pesca a mosca è un’operazione delicata che richiede movimenti ben calibrati e un elevato grado di attenzione da parte del pescatore. Alcuni fishing lover hanno una propensione naturale per la pesca a mosca, altri affinano la tecnica con il passare degli anni e il supporto di un maestro esperto.

Ma come deve essere l’impugnatura della canna da pesca a mosca? È importante che la canna sia impugnata il più in basso possibile, mentre il pollice deve essere posizionato in alto e precisamente nella posizione opposta a quella del mulinello. Inoltre, bisogna cercare di eseguire il movimento nella maniera più fluida possibile e di stringere la canna, applicando la massima energia, solo nei momenti di spinta. Per comprendere in maniera chiara: immaginiamo di suddividere il movimento eseguito dalla canna da pesca, in seguito al lancio, in sei parti uguali. Durante la prima parte, quindi subito dopo la proiezione della canna da pesca alle spalle del pescatore, il movimento avverrà con discreta lentezza; dall’inizio della seconda parte fino alla fine della quinta, il movimento seguirà la traiettoria con maggiore potenza, per poi divenire meno intenso durante la sesta parte.

I tipi di lancio nella pesca a mosca: la trazione semplice e la doppia trazione

Il tipo di lancio nella pesca a mosca può avvenire con trazione semplice o con doppia trazione. Il primo caso consente di aggirare il problema di code troppo morbide e un po’ lente, attraverso l’utilizzo della mano sinistra. Funziona così: nel momento della progressione, bisogna portare la mano sinistra (posizionata fino a quel momento vicino alla mano destra che impugna la canna) all’altezza della cintola dei pantaloni. Portando la mano più in basso possibile, si traziona la coda di topo che volerà alle spalle del pescatore con velocità e si proietterà in avanti con facilità. In definitiva, si esegue un’unica trazione che investe due fasi di movimento.

Il secondo caso, quello della doppia trazione, è più complesso. La partenza del lancio è uguale a quella della trazione semplice: si porta la mano sinistra più in basso possibile in modo da trazionare la coda di topo e caricarla il più possibile. Una volta che la coda sarà alle spalle del pescatore, però, la mano sinistra deve risalire per avvicinarsi al primo passante della canna, in modo che scorra all’indietro. È quindi arrivato il momento di lasciare andare la coda, così che scivoli negli anelli della canna, bloccandosi al termine del movimento. Segue il secondo lancio, con conseguente proiezione in avanti: la mano sinistra, posizionata vicino al primo anello, trazionerà nuovamente la coda per tutta la sua escursione.

E tu hai mai praticato la pesca a mosca? Se sì, con quale tipo di lancio? Non dimenticare di rimanere sempre aggiornato sul mondo della pesca e seguire il blog di Asso Fishing Line!

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